Il futuro del lavoro: partecipazione, valori e nuovi modelli organizzativi nell’intervento di Stefano Belloni, HR manager di Italchimica
Il mondo del lavoro sta vivendo una trasformazione senza precedenti. Le esigenze e le aspettative dei lavoratori sono cambiate, influenzate da generazioni diverse, contesti sociali in evoluzione e un mercato sempre più dinamico. In questo scenario, le aziende sono chiamate a ripensare i propri modelli organizzativi per mantenere il coinvolgimento dei dipendenti e garantire produttività e redditività.
Durante l’evento organizzato da AIDP, Associazione Italiana per la Direzione del Personale e CUOA Business School, lo scorso 28 gennaio 2025 ad Altavilla dal titolo “Nuovi modelli per il futuro del lavoro”, Stefano Belloni, HR and Legal Affairs Manager di Italchimica, ha condiviso la visione e l’esperienza dell’azienda nel ridefinire il proprio approccio al lavoro. Un intervento che ha messo in luce come partecipazione, valori e flessibilità, siano oggi al centro di una rivoluzione organizzativa.
Belloni ha ripercorso la storia dell’azienda che, nata nel 2003 da un’idea di tre giovani fratelli, ha raddoppiato le sue dimensioni in pochi anni e continua a crescere, tanto da aver avviato la costruzione di uno stabilimento gemello. Questo successo è frutto di un modello organizzativo basato su un forte approccio partecipativo, che ha caratterizzato l’azienda fin dai suoi esordi.
Come ha spiegato Belloni, “mantenere viva questa partecipazione è fondamentale”. Oggi, l’azienda si impegna a promuovere valori che spesso non trovano spazio nel contesto sociale esterno. “Dobbiamo capire senza giudicare le nuove generazioni e coloro che vedono il lavoro non come il fine della loro esistenza, ma come uno degli aspetti della loro vita”, ha sottolineato.
La responsabilità condivisa, l’esempio della pandemia
Un esempio emblematico di questo approccio è stato il periodo della pandemia. Nonostante le difficoltà, i dipendenti di Italchimica hanno continuato a lavorare con dedizione, spinti da un progetto condiviso e da un senso di responsabilità verso l’azienda e la comunità. Questo ha dimostrato quanto sia importante trasformare ogni ruolo aziendale in ambassador dell’azienda, mantenendo viva e vitale la partecipazione di tutti.
Il lavoro come luogo di vita
Belloni ha evidenziato come il modello organizzativo tradizionale, basato su una struttura piramidale o a matrice, stia mostrando i suoi limiti. Oggi, è necessario creare luoghi di lavoro che si trasformino in luoghi di vita, dove i collaboratori si sentano valorizzati e coinvolti.
“Una volta c’era il modello famiglia, oggi vogliamo mantenere quella partecipazione”, ha affermato. “Dobbiamo dare ai giovani quello che chiedono, attraverso attività e opportunità che rispondano alle loro esigenze. La partecipazione è un elemento fondamentale per il successo dell’azienda”.
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L’evento ha visto anche gli interventi di altri esperti, che hanno offerto spunti interessanti sul futuro del lavoro:
– Daniele Marini, Professore Associato dell’Università di Padova e autore del libro “Il posto del lavoro”, ha sottolineato come il lavoro non sia più il centro della vita delle persone, ma uno dei tanti aspetti che contribuiscono alla realizzazione personale.
– Martina Gianecchini, Professoressa Ordinaria di Organizzazione Aziendale, ha invitato a liberarsi del giudizio e ad adattarsi a un contesto di perma-crisis, dove partecipazione e crescita individuale sono chiave.
– Matteo Zanioli di Alpenite ha parlato dell’importanza di lasciare libere le persone di decidere, mentre Martina Milan di Brevetti C.E.A. ha condiviso le sfide del cambiamento organizzativo in atto nella sua azienda.
Una rivoluzione in corso
L’intervento di Stefano Belloni e i contributi degli altri relatori hanno evidenziato una verità chiara: il mondo del lavoro sta vivendo una rivoluzione. Le aziende devono adattarsi, ascoltare i nuovi bisogni e ripensare i propri modelli organizzativi per rimanere competitive e attrattive.
Italchimica, con il suo approccio partecipativo e la sua attenzione ai valori, può rappresentare un esempio positivo di come sia possibile coniugare tradizione e innovazione, creando un ambiente di lavoro che sia anche un luogo di vita e crescita.